RW_24_161016_4043-4039 altsisimaa (1)

Un posto dove il futuro è già presente

L’Accademia Pellegrini è il centro di Ricerca, Sviluppo e Formazione in cui esperti, docenti e ricercatori collaborano per individuare idee attuali e innovative che si trasformino in proposte concrete, e dove si formano con continuità i professionisti che governano e alimentano questo sviluppo incessante.

VIVI meglio, VIVI sostenibile

Oggi l’alimentazione ha acquisito una nuova centralità nella vita di tutti, ed è in quest’ottica che la Pellegrini ha ampliato il raggio d’azione del suo impegno, e ora , oltre a essere il punto di riferimento per una ristorazione moderna, sana, attenta alle esigenze e ai gusti dei committenti, è diventata anche un elemento attivo della creazione e diffusione della cultura alimentare.

Con questo obiettivo è nata la nuova filosofia “VIVI meglio, VIVI sostenibile”: un insieme di iniziative, di progetti e di ricerche ricco e articolato condotto da un gruppo di esperti, ricercatori e docenti che hanno elaborato per noi una serie di strumenti di comunicazione diversificati, di reale utilità ed efficacia, per fornirti consigli, suggerimenti e stimoli nella vita di tutti giorni.

“La nostra mission è occuparci del benessere delle persone. In questo senso rientra l’impegno nella promozione della cultura alimentare in modo sostenibile. ”

geografia-cibo-e-globalizzazione

La produzione ed il consumo di cibo hanno sempre giocato un ruolo centrale nell’economia umana, influenzando la vita delle persone, la struttura sociale e l’organizzazione economica delle società acquisendo un forte valore identitario. Quella stessa identità che viene preservata nonostante la migrazione in paesi diversi, per rimanere ancorati alle proprie radici, abitudini e alla propria cultura.
Ogni cultura ha un proprio codice di condotta alimentare che ci porta al concetto di multiculturalismo alimentare nel momento in cui le abitudini alimentari di Paesi molto distanti tra loro si incontrano e il cibo diventa uno dei principali strumenti di integrazione e distinzione.
Al contrario la globalizzazione ha unificato i mercati e le cucine, creando modelli culturali stereotipati, spesso improntati sullo stile occidentale. Pertanto, il cibo, storicamente principale elemento di incontro e distinzione tra culture, è diventato oggi uno strumento standardizzato, omologato e descritto come “internazionale”.
Parallelamente alla diffusione dei mercati globali e all’omologazione di gusti e cibi internazionali, si sta però riscoprendo la passione per una cucina locale, regionale, che valorizza le identità geografiche. Nel villaggio globale si afferma quindi il “locale”, la cucina detta “di tradizione” legata al territorio, ai ritmi della Terra e nel rispetto della biodiversità.

"*" indica i campi obbligatori

Bio Autore

Prof. Emanuele Poli, Dottore di ricerca in Scienze della Terra, laureato in Scienze Geografiche, è docente presso l’Università di Pavia, Modena e Venezia Cà Foscari. Ha pubblicato articoli e saggi inerenti la geografia ambientale, la geografia umana, la didattica della geografia e la storia e le tradizioni del cibo